03 gennaio 2008

La tradizione culinaria artenese, un progetto a lungo termine

Da Molto tempo seguo - a tempo perso - le signore del paese, in cui vivo da oltre 20 anni, per imparare la cucina locale. Mentre sono con loro le interrogo continuamente per cercare di capire come poteva essere la vita ad Artena fino a poco tempo fa, ovvero prima dell'avvento dei “supermercati” e cioè della spesa facile. Cosa si mangiava durante la giornata e nelle diverse stagioni. Come si cucinava, come si lavavano i piatti ecc.... Mi sembra un pensiero sparito dalle nostre memorie, io ho quasi 30 anni e devo dire che ero piccola quando a tre anni ci siamo trasferiti da HK ad Artena, siamo quindi passati da una città altamente moderna e tecnologica a un paesino nei pressi di Roma dove ancora si parla il dialetto locale e si cucinano dolci speciali a Natale, ma adesso è invaso da supermercati, ce ne sono 4 grandi e vari + piccoli e ci adegueremo tutti al pasto pronto senza pensare + a come si fa!!
Da quando sono piccola adoro mangiare, ma solo adesso inizio ad interessarmi alla ripresa di una cultura che passava di madre in figlia assieme alla “spianatoia”!

Ma questo è ancora una porzione di un progetto a lungo termine.... ho approcciato questo progetto a Natale con i Pangialli e la Nocchiata artenesi!


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