26 novembre 2011

Stagione di melograno

Amato e odiato, il melograno è davvero tra i nostri frutti più esotici assieme, secondo me, al kaki. Non tanto per provenienza ma per eccitabilità! I colori e le forme sensuali eccitano la vista e il palato, nonchè nutrono di altissime dosi di vitamina C per rafforzare il sistema immunitario in previsione dell'inverno. Ma è anche ricchissimo di antiossidanti.
Chi è fortunato ad avere l'abero colmo in questo periodo non sa davvero cosa farsene eppure oltre a mangiarne a manciate mentre guardiamo un film o ci facciamo una chiacchierata domenicale è possibile scovare tanti modi per usarli.
il succo qui è di rapa rossa, mela, limone e melograno

Iniziamo dalla cosa più semplice il succo di melograno.
I suoi chicchi sono colmi di succo e quindi possono essere schiacciati o estratti con una cenrifuga per ottenere il succo fresco.

Ma può anche messo su insalate, muesli, cereali, risotti, piatti di carne o di pesce. Quella tendenza acida del melograno e il suo colore vivacissimo probabilmente agevolano la combinazione con più cose.



Steak and Guinness Pie

Ci sono giorni in cui le idee che nascono dal nulla lasciano lo spazio alla più intensa premeditazione... e ci sono desideri del gusto che possono pervadere totalmente i nostri pensieri!
Non ho mai disdegnato la cucina tradizionale inglese, e mai disdegnerò quella di qualsiasi altro paese di questo mondo, anzi sono sempre stata un'amante della cucina da pub, sopratutto se fatta bene. Spezzatini, pasticci e piselli con una bella birra ale, stout o lager. Sheperd's pie, steak and kidney pie, steak and guinness pie ecc...
La ricetta l'ho estrapolata da vari siti, tra cui anche Jamie Oliver, che ammiro perchè fa vedere al mondo che non bisogna esser terrorizzati dal non riuscire, è troppo difficile o ci vuole troppo tempo!

Steak and Guinness Pie

per lo stufato:
500 g manzo

cipolle
sedano
carote
timo, maggiorana o foglie d'alloro
funghi champignon
1 bottiglia di birra guinness, o altra scura
1 tazza di brodo
farina
sale e pepe

Tagliare a tocchi la carne e infarinare con farina, sale e pepe. Quindi ripassare in padella a mandate con olio. Quando la carne è imbrunita mettere da parte.
Tritare gli odori e mettere a cucinare in pentola capiente, a fuoco basso con le erbe. Quando le cipolle sono appassite e si stanno caramellando aggiungere la carne, i funghi, la guinness e il brodo. Tenere la pentola coperta  e a fuoco bassissimo per 2 ore circa e controllare di tanto in tanto, girando, che non si attacchi al fondo.

per il pie:
pasta sfoglia
1 uovo sbattuto

La pasta sfoglia deve essere abbastanza per foderare sotto e coprire sopra. Può anche esser fatta in casa, che risulta molto più deliziosa.
Il contenitore per il pie può essere una teglia, pirofila o pirottini monodose.
Si deve stendere la pasta sul sotto e versarci sopra la carne, è importante anche che sia tiepida e non calda per non ammorbidire subito la sfoglia.
Poi coprire con un'altro strato di sfoglia.
Chiudere i bordi usando l'uovo come colla.
E se sono avanzati pezzi di sfoglia si possono usare per fare le decorazioni.
Spennellare quindi tutto il pasticcio di uovo.

Quindi infornare a 180° C per 40 minuti  circa.



09 novembre 2011

Chutney di Pomodori Verdi


Il chutney o chatni (चटनी in hindi e چٹنی in urdu) è un condimento comunemente usato nelle cucine del Sud Est Asiatico, che di solito contiene spezie e  verdure.
Possono essere liquidi o asciutti, piccanti o meno, aspri e salati come nei pickles o dolci  e poco piccanti come nelle versioni anglo indiane, come ad esempio il famosissimo mango chutney. Ma sempre molto amato su piatti indiani.
Questa versione è  nata più probabilmente dalla tradizione anglosassone come modo per adoperare i pomodori  rimasti verdi, ma è ormai anche diffusissima sui blog indiani.

            Green Tomato Chutney

ingredienti:
1 kg pomodori verdi, tagliati a pezzetti
2 mele, sbucciate e tagliate a pezzettini
2 cipolle grandi, tritate
1 spicchio di aglio, tritato
2-3 cm di zenzero, sbucciato e grattuggiato
150 gr di uva passa
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
400 ml aceto di malto o mele o canna da zucchero
175 gr di zucchero di canna ( o metà zucchero, metà jaggery se è disponibile)

procedimento:
Di solito si fanno i chutney come le marmellate, in pentola e cuocendo abbastanza a lungo. Questa volta ho sperimentato la pentola a pressione. 
Mettere tutti gli ingredienti insieme nella pentola a pressione, lasciando da parte solo metà dell'aceto e lo zucchero.
Chiudere la pentola e cucinare a fuoco medio per 10 minuti da quando sale la pressione. Poi spegnere, attendere di poter aprire e aggiungere l'aceto con lo zucchero e continuare la cottura a fuoco basso senza coperchio,  mescolando fino a quando si addensa un pochino. Quando siamo contenti della sua consistenza allora possiamo riempire i barattoli sterilizzati. 

Questa ricetta fa circa 6 barattoli medi, ma troverete che è talmente delizioso che se ne andrà troppo presto. 
Da provare assolutamente con pane e formaggio stagionato dal gusto forte, gorgonzola piccante ecc, ma ovviamente anche un essenziale con dei curry piccanti!

Progetto Orto: novembre

E' arrivato l'autunno: nel nostro orto la stagione cambia radicalmente, il sole scompare dietro alla montagna le foglie cascano,  le prime son quelle degli aceri negundo che ci circondano, e la pioggia inizia a ribagnare la nostra terra. E' il momento di dare il cornoletame 500, il preparato biodinamico, a tutta la zona. Approfittiamo del terreno bagnato per sprizzare le gocce di vita, ogni goccia è fonte di nutrimento e rinascita.
Ci ritroviamo in tre a fare moltissimo lavoro:

  • col decespugliatore tagliamo l'erba che ha ripreso a crescere dopo le prime piogge; 
  • tagliamo e portiamo via le piante di zucca, nessuna zucca è riuscita a portare avanti la crescita, probabilmente il poco sole e l'alta umidità ha contribuito anche a spargere un fungo alla pianta; 
  • vengono levate le piante di pomodori e raccolti gli ultimi pomodori verdi, con cui poi farò il delizioso Chutney di Pomodori Verdi.






Nell'orto ormai è rimasto poco: i broccoli le verze e i cavoli devono ancora crescere. Le melanzane hanno sfornato gli ultimi frutti e credo siano arrivate. Solo i peperoncini continuano imperterriti a fruttificare.


Le talee di lauro ceraso

                                        I nostri tardi broccoli iniziano adesso a fiorire


La bieta trapiantata ha ripreso vita e cresce a dismisura.

Le moltissime piante di ramolaccio crescono rigogliose e giganti.


I topinambur che abbiamo trapiantato dai cigli della  strada tengono alta la testa anche se ormai il sole da noi è sempre meno.
Prende pian piano forma, questo nostro giardino. Credo che l'anno prossimo con l'acqua sarà più facile dargli un'impronta più caratteristica . Infatti da quando abbiamo l'acqua i fiori che avevo piantato a primavera (e che erano rimasti dapprima molto scarsi) non hanno smesso di fiorire!