02 dicembre 2011

Il Muesli con il tè

Mia madre vuole sempre che le faccio qualche biscotto dietetico con il muesli; mentre di solito nei miei biscotti c'è del burro e dello zucchero, lei li vuole leggeri!
L'idea ci era stata data dal Dr.Berrino,  Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in una puntata di Report. Era proprio lui a proporre dei biscottini fatti di muesli con olio al posto del burro e senza zucchero.

Questa ricetta è semplicissima e come tante cose facili non ho la ricetta perchè è troppo semplice! Quindi può essere adattata alle sigole esigenze !
Più o meno va così

Biscotti di Muesli (una ventina)
Sbattere:
1 uovo (optional) con un goccio d'acqua
e olio quanto basta (ho messo  un blend di oliva e girasole, ma solo perchè avevo quelli)
Incorporare:
2 tazze di muesli misto contiene anche uvetta e frutta secca (mia madre usa quello della lidl-a lei piace e costa poco)
un paio di sbruffate di farina integrale o bianca, per amalgamare
1 cucchiaio raso di zucchero di canna (optional)
1 grande cucchiaio di miele, cotto per liquefarlo (optional, ma a me piace, aggiunge un gusto speciale)
acqua se serve, poca, giusto per incorporare bene le cose
un pizzico di sale
si possono aggiungere anche spezie, pezzetti di cioccolato, cocco, zenzero, bucce di agrumi, semi di girasole, germe di grano, semi di lino, nocciole ecc...

Adesso mettiamo l'mpasto su carta da forno a cucchiaiate, la dimentione dipende da voi.
Si cucinano al forno a 160°C  fino a quando sono dorati, quindi raffreddare su una griglia e imbarattolare.

per chi fosse interessato ai progetti e ai principi dell' Istituto Nazionale di Tumori di Milano può cliccare qui oppure qui





26 novembre 2011

Stagione di melograno

Amato e odiato, il melograno è davvero tra i nostri frutti più esotici assieme, secondo me, al kaki. Non tanto per provenienza ma per eccitabilità! I colori e le forme sensuali eccitano la vista e il palato, nonchè nutrono di altissime dosi di vitamina C per rafforzare il sistema immunitario in previsione dell'inverno. Ma è anche ricchissimo di antiossidanti.
Chi è fortunato ad avere l'abero colmo in questo periodo non sa davvero cosa farsene eppure oltre a mangiarne a manciate mentre guardiamo un film o ci facciamo una chiacchierata domenicale è possibile scovare tanti modi per usarli.
il succo qui è di rapa rossa, mela, limone e melograno

Iniziamo dalla cosa più semplice il succo di melograno.
I suoi chicchi sono colmi di succo e quindi possono essere schiacciati o estratti con una cenrifuga per ottenere il succo fresco.

Ma può anche messo su insalate, muesli, cereali, risotti, piatti di carne o di pesce. Quella tendenza acida del melograno e il suo colore vivacissimo probabilmente agevolano la combinazione con più cose.



Steak and Guinness Pie

Ci sono giorni in cui le idee che nascono dal nulla lasciano lo spazio alla più intensa premeditazione... e ci sono desideri del gusto che possono pervadere totalmente i nostri pensieri!
Non ho mai disdegnato la cucina tradizionale inglese, e mai disdegnerò quella di qualsiasi altro paese di questo mondo, anzi sono sempre stata un'amante della cucina da pub, sopratutto se fatta bene. Spezzatini, pasticci e piselli con una bella birra ale, stout o lager. Sheperd's pie, steak and kidney pie, steak and guinness pie ecc...
La ricetta l'ho estrapolata da vari siti, tra cui anche Jamie Oliver, che ammiro perchè fa vedere al mondo che non bisogna esser terrorizzati dal non riuscire, è troppo difficile o ci vuole troppo tempo!

Steak and Guinness Pie

per lo stufato:
500 g manzo

cipolle
sedano
carote
timo, maggiorana o foglie d'alloro
funghi champignon
1 bottiglia di birra guinness, o altra scura
1 tazza di brodo
farina
sale e pepe

Tagliare a tocchi la carne e infarinare con farina, sale e pepe. Quindi ripassare in padella a mandate con olio. Quando la carne è imbrunita mettere da parte.
Tritare gli odori e mettere a cucinare in pentola capiente, a fuoco basso con le erbe. Quando le cipolle sono appassite e si stanno caramellando aggiungere la carne, i funghi, la guinness e il brodo. Tenere la pentola coperta  e a fuoco bassissimo per 2 ore circa e controllare di tanto in tanto, girando, che non si attacchi al fondo.

per il pie:
pasta sfoglia
1 uovo sbattuto

La pasta sfoglia deve essere abbastanza per foderare sotto e coprire sopra. Può anche esser fatta in casa, che risulta molto più deliziosa.
Il contenitore per il pie può essere una teglia, pirofila o pirottini monodose.
Si deve stendere la pasta sul sotto e versarci sopra la carne, è importante anche che sia tiepida e non calda per non ammorbidire subito la sfoglia.
Poi coprire con un'altro strato di sfoglia.
Chiudere i bordi usando l'uovo come colla.
E se sono avanzati pezzi di sfoglia si possono usare per fare le decorazioni.
Spennellare quindi tutto il pasticcio di uovo.

Quindi infornare a 180° C per 40 minuti  circa.



09 novembre 2011

Chutney di Pomodori Verdi


Il chutney o chatni (चटनी in hindi e چٹنی in urdu) è un condimento comunemente usato nelle cucine del Sud Est Asiatico, che di solito contiene spezie e  verdure.
Possono essere liquidi o asciutti, piccanti o meno, aspri e salati come nei pickles o dolci  e poco piccanti come nelle versioni anglo indiane, come ad esempio il famosissimo mango chutney. Ma sempre molto amato su piatti indiani.
Questa versione è  nata più probabilmente dalla tradizione anglosassone come modo per adoperare i pomodori  rimasti verdi, ma è ormai anche diffusissima sui blog indiani.

            Green Tomato Chutney

ingredienti:
1 kg pomodori verdi, tagliati a pezzetti
2 mele, sbucciate e tagliate a pezzettini
2 cipolle grandi, tritate
1 spicchio di aglio, tritato
2-3 cm di zenzero, sbucciato e grattuggiato
150 gr di uva passa
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
400 ml aceto di malto o mele o canna da zucchero
175 gr di zucchero di canna ( o metà zucchero, metà jaggery se è disponibile)

procedimento:
Di solito si fanno i chutney come le marmellate, in pentola e cuocendo abbastanza a lungo. Questa volta ho sperimentato la pentola a pressione. 
Mettere tutti gli ingredienti insieme nella pentola a pressione, lasciando da parte solo metà dell'aceto e lo zucchero.
Chiudere la pentola e cucinare a fuoco medio per 10 minuti da quando sale la pressione. Poi spegnere, attendere di poter aprire e aggiungere l'aceto con lo zucchero e continuare la cottura a fuoco basso senza coperchio,  mescolando fino a quando si addensa un pochino. Quando siamo contenti della sua consistenza allora possiamo riempire i barattoli sterilizzati. 

Questa ricetta fa circa 6 barattoli medi, ma troverete che è talmente delizioso che se ne andrà troppo presto. 
Da provare assolutamente con pane e formaggio stagionato dal gusto forte, gorgonzola piccante ecc, ma ovviamente anche un essenziale con dei curry piccanti!

Progetto Orto: novembre

E' arrivato l'autunno: nel nostro orto la stagione cambia radicalmente, il sole scompare dietro alla montagna le foglie cascano,  le prime son quelle degli aceri negundo che ci circondano, e la pioggia inizia a ribagnare la nostra terra. E' il momento di dare il cornoletame 500, il preparato biodinamico, a tutta la zona. Approfittiamo del terreno bagnato per sprizzare le gocce di vita, ogni goccia è fonte di nutrimento e rinascita.
Ci ritroviamo in tre a fare moltissimo lavoro:

  • col decespugliatore tagliamo l'erba che ha ripreso a crescere dopo le prime piogge; 
  • tagliamo e portiamo via le piante di zucca, nessuna zucca è riuscita a portare avanti la crescita, probabilmente il poco sole e l'alta umidità ha contribuito anche a spargere un fungo alla pianta; 
  • vengono levate le piante di pomodori e raccolti gli ultimi pomodori verdi, con cui poi farò il delizioso Chutney di Pomodori Verdi.






Nell'orto ormai è rimasto poco: i broccoli le verze e i cavoli devono ancora crescere. Le melanzane hanno sfornato gli ultimi frutti e credo siano arrivate. Solo i peperoncini continuano imperterriti a fruttificare.


Le talee di lauro ceraso

                                        I nostri tardi broccoli iniziano adesso a fiorire


La bieta trapiantata ha ripreso vita e cresce a dismisura.

Le moltissime piante di ramolaccio crescono rigogliose e giganti.


I topinambur che abbiamo trapiantato dai cigli della  strada tengono alta la testa anche se ormai il sole da noi è sempre meno.
Prende pian piano forma, questo nostro giardino. Credo che l'anno prossimo con l'acqua sarà più facile dargli un'impronta più caratteristica . Infatti da quando abbiamo l'acqua i fiori che avevo piantato a primavera (e che erano rimasti dapprima molto scarsi) non hanno smesso di fiorire!


12 ottobre 2011

tra un raccolto e l'altro non lasciamo scapparci nulla all'orto

 Quello delle erbe commestibili è tutto un mondo a parte.
 Eccetto qualche decina di bustoni di misticanza comprata al mercato la mia conoscenze delle erbe spontanee è piuttosto scarsa, rispetto ai grandi conoscitori, intendo dire. So che son molte le piante edibili, ma non le conosco tutte, o con alcune, faccio ancora confusione, date le somiglianze. Del resto non ho mai avuto una nonna che mi portasse con lei nei campi, e il mio interesse nelle piante commestibili era solo relegato all'ambiente cucina. Adesso che abbiamo messo su il nostro orto e che diamo così tanta importanza alla biodiversità lì presente, ci stiamo iniziando anche ad interessare sul cosa è commestibile, oltre a quelle cose, avvolte un pò noiose, che coltiviamo.
Ieri ho raccolto queste piante, erano 7 varietà (nelle foto manca la bieta), 5 tra quelle che coltiviamo  e 2 le spontanee! Ho lavato la verdura e bollita per 10 minuti, tenendo per più tempo le foglie più fibrose che avevano bisogno di una cottura più lunga.
Poi è stata tutta scolata velocemente e ributtata in una padella con olio, aglio e peperoncino, quindi ripassata aggiungendo sale.
L'abbiamo mangiata in una "sleppa"di pizza bianca riscaldata e cosparsa di stracchino......un'esperienza mistica!

raphanus raphanistrum anche detto ramolaccio

carote e rape, ne ho usato solo i ciuffi
malva
zucca
broccoli

10 ottobre 2011

Progetto Orto: ottobre


Siamo ormai a inizio autunno, le foglie degli aceri cascano e il nostro orto ha già acquisito quei colori ambrati e aranciati dell'autunno. Il sole sta girando verso la montagna e ormai viene filtrato solo tenuamente attraverso gli alberi attorno.
I pomodori sono ormai agli sgoccioli della produzione, quelli verdi non ce la fanno a maturare e li stiamo raccogliendo per appenderli e proseguire una maturazione diversa.
Le melanzane stanno lentamente cntinuando a fiorire e crescere, mentre le carote ormai sono pronte, anche se per qualche errore nostro sono rimaste nane.
Ma cavoli, broccoli, bieta e verze continuano la loro lenta crescita e maturazione, e anche i fagioli proseguono a darci bellissimi baccelli fucsia!
La zucca ritardata cresce , dopo vari tentativi non sempre andati bene e lentamente si ingrossa, non so se gliela farà a crescere prima del freddo intenso!! Ma i suoi getti ogni tanto vengono recisi e mangiati!

 


Una nuova pianta è stata sequestrata ad una zona pubblica ed inserita nel nostro orto, questa gigantesca bieta che Roberto è riuscito a cavare senza danneggiare pur avendo un lunghissimo fittone.
Subito trapiantata e venerata!



la carota premium tra tante nane
 Infine a fine settembre abbiamo inserito la new entry regalatami, un bellissimo melo dai frutti succulenti è stato piantato da 6 mani!

26 settembre 2011

Un addio a Wangari Maathai


Ieri, 25 settembre, è morta Wangari Maathai, premio Nobel per la Pace.
Laureata in biologia, è stata la fondatrice del Green Belt Movement, che dal 1977 ha piantato più di 45 milioni di alberi nella nazione africana.
Mettendo a dimora le piante, facendole crescere e prosperare, le donne keniote hanno sperimentato la forza del legame con l'ambiente, l'appartenenza a un tutto, il potere di cambiare le cose. Più che proteggere semplicemente l’esistente habitat, la sua strategia tende ad assicurare e rafforzare la vera base per lo sviluppo ecologicamente sostenibile. Attraverso istruzione, pianificazione familiare, nutrizione e lotta contro la corruzione, il “Movimento Cintura Verde” ha aperto la strada allo sviluppo a livello rurale.
"Perchè aiutando la Terra a guarire, aiutiamo noi stessi. Se vediamo che il pianeta soffre per la perdita dello strato coltivabile e della biodiversità, per la siccità e la desertificazione, se ci impegniamo per recuperare o salvare ciò che andato perduto, per esempio con la rigenerazione di foreste degradate, il pianeta ci aiuterà a curarci e persino a sopravvivere. Quando possiamo mangiare cibo più sano, non adulterato, quando possiamo respirare aria pura e bere acqua pulita, quando il terreno può produrre vegetali e cereali in abbondanza, le nostre malattie e il nostro stile di vita poco sano vengono leniti"
Possiamo amare noi stessi, solo amando la Terra.

25 settembre 2011

Needing bread

 
When I was a kid I was intolerant to wheat so I never got used to eating much bread at all,
even though I really missed eating everything else (specially pasta and cakes) it was probably because the bread was never good enough to be desired as much!

Its happened to all of of us once in a while to taste bread that you just cant keep your hands off, you keep on munching on small crunchy bits of crust and soft crumb with that yeasty acidic flavour. Seeds, grains and different texture of wheats can make it seem so diffrent from what we are used to eating every day. Mind you, the sandwich bread is not at all popular in Italy and around Rome the best bread you can buy comes from Lariano and its half and half wholegrain and cooked in a woodoven.
But...mine is best!

I started making home baked bread last year when my mother came back from Venice with a friend's recipe, she told me he made the most delicious bread so I tried it.
It was true!! It was the most fragrant crusty crust I have ever made!
Working in restaurants I have often made bread , but they all require the kind of precise boring white or slightly decorated bread, not the rustic slabs that I like so much!
This is the recipe, that with a bit of a heart throb I put on this blog, its easy and it makes about 5-6 loaves, that can be cut in halves and frozen for future use.

Pane fatto in casa di Alfredo

Ingredients:
1 kg durum wheat flour (the one used for making pasta)
500 g whole meal flour, spelt or rye flour, I often mix depending on what flours I have left.
80 gr mashed potato ( I've often used the dehidrated one in a bag, but the real things is best)
2/4 Tbsp olive oil
45 gr raw sea salt
12,5 gr fresh yeast
1 good Tbsp malt (sugar can also be used, it usefull for activating the yeast but not necessary)
1,5 l warm water (it is essential that the water is warm NOT hot, say around 18°c otherwise the yeast will die!)

In a big bowl (it must be big enough for everything), pour 1 litre of water in and stir the malt in it. Then add the yeast and stir it with a whip until its all dissolved.
Pour the oil in and the mashed potato.
Now we can start with the flours, first the durum flour, mixing with a wooden spoon, then the rest. If the mixture becomes a little too dry add some water. The total amount of water needed depends on many things, including the temperature and humidity of our kitchen and our oven.
And dont forget the salt, add it as soon as you're adding the flours.
We need to work on the dough as we add the flours and water, probably with our hands until it seems all incorporated.
Now we can we can roll the dough on a floured surface and knead it properly, or just let it rest in the bowl (as long as its smooth and not lumpy), it must be covered with a damp cloth or a plastic bag and left to rise in a warm place. The gluten in the flours will blend properly and it will do the job for us!
The amount of time for the dough to rise depends on us, from a minimum of 2 to 3 hours, to 9 or 10 hours, anyhow the dough needs to double in size. Sometimes I make my dough in the evening and leave it overnight, so that it is ready for cooking the morning after, just in time for breakfast.

Turn the oven on at 160°c, with heat from top and bottom. I often put a pyrex bowl of boiling water in the lower part of the oven to keep the humidity high.
Now we need a cooking tray, quite a big one to fit the bread loves, and flour it with a good millimiter of flour.
With wet hands we need to cut 5-6 pieces of dough and arrange them on the tray, its important to place them well as they musn't be handled too much. If they seem too close its not a problem, when the bread is cooked they can be easily divided.
Now sprinkle the loaves with more flour and bake for about an 1:30 hours
As all ovens are different I suggest you keep an eye on the loaves as they cook, I ususally cook the bread at 140°c because my oven tends to burn the bottom of everything!
When it looks done turn off the oven but leave the bread in for another 10-20 minutes.

Now take it out, divide the loaves and, if possible, wait another half hour before cutting it.
By now the aroma will have filled your house and the salivation will be unbearable!!
Enjoy it with butter and vegemite, cheese or marmalade, and remember that when you start making bread you will never stop!!

07 settembre 2011

nuovi sapori di una volta, i getti cucurbitacei

                                i getti delle zucchine


i getti delle zucchine non si trovano al mercato, non sono comuni ortaggi da gonfiare e vendere a prezzi stracciati, sono una primizia di quelle che si godevano una volta, quando si aveva un occhio di riguardo agli sprechi e con poco ci si alimentava.
Insomma si può ben dire che sono una delizia, sono di una tale bontà che chi le ha non te le darebbe mai!!

ma se avete la fortuna di non aver ancora levato le piante delle zucchine o magari quelle del vicino che non sa cosa farsene provatele.  Sono noiose da pulire ma facili da cucinare e di un gusto tutto loro!

Bisogna innanzitutto selezionare i getti nuovi, assieme alle foglie. Saranno coperti di peluria, quindi vanno sezionati, spelati e affettati in lungo, poi immersi in acqua fredda per farli arricciare proprio come il sedano. Foglie, steli, getti nuovi, e le piccole zucchine che non si sono mai formate.

A questo punto si possono cucinare in diversi modi, sempre legati alla tradizione locale. Alcuni dicono di sbollentarli e ripassarli in padella, magari con aglio, peperoncino e alici.
La signora che qui me li ha preparati, la signora Lella, li ha fatti direttamente cotti in tegame con aglio olio, peperoncino e pomodoretto fresco.


Visto che le zucchine non hanno vita lunga, e noi non sapevamo che gli ortolani ne piantano a cicli, così da assicurarsi un'estate di zucchine, ci siamo presto dati a raccogliere e provare la stessa cosa con i getti della pianta della zucca, che tra l'altro è veramente un pochino troppo tardiva (dopo qualche tentativo abortivo, l'unica vera promettente è ancora  poco più grande di una palla da tennis!!).
Abbiam raccolto i getti nuovi, con foglie e steli, eliminati se troppo fibrosi e velocemente pulita dalla peluria, senza andare troppo oltre, che queste son davvero pelosette. Sbollentato il tutto e ripassato in padella come sopra. Davvero ottime, delicate e acidule.
Si potrebbe benissimo anche aggiungere al minestrone autunnale quindi.

31 agosto 2011

Marmellata di sambuco




Il sambuco è uno di quelle piante che amo sterminare, lo so, lo ammetto non è bello quello che ho detto ma intendo dire che è una pianta che cresce troppo veloce rispetto alle altre e, come la robinia, è troppo comune. Ma non taglio mica l'albero, solo i nuovi getti che crescono un pò ovunque. Del resto come potrei tagliare un albero che tra aprile e agosto da tanta gioia?
Per la prima volta quest'anno ho raccolto un gran mazzo di rami stracolmi di bacche rosse per farne marmellata, non ho seguito nessuna ricetta e ho fatto di testa mia come al solito

1 kg di bacche
600 gr zucchero
1/2 cucchiaino raso di agar-agar in polvere o della pectina per marmellate

Si separano le bacche e si sciacquano veloci, eliminando con cura le bacche ancora verdi.
Poi ho messo a bollire direttamente con lo zucchero, lentamente per circa 15 minuti. Quindi ho sterilizzato i vasetti e ho aggiunto l'agar-agar alla marmellata, continuando a mischiare e cucinare per altri 5 minuti.
Ed ecco che appena addensata è pronta da mettere nei vasetti sterilizzati.

Ma attenzione al consumo di questa marmellata, e delle bacche di sambuco in generale, possono essere fortemente lassative!!
                             

27 luglio 2011

Progetto Orto: i fiori spontanei e la biodiversità

Dopo varie tosature del prato con cui cerchiamo di tenere a bada le erbe troppo infestanti per lasciare spazio alle più piccole e delicate, stiamo notando quanta varietà ci sia in un campo incolto!
Tra le più note e spontanee ci sono

phytolacca americana cicuta o conium maculatum raphanus raphanistrum
o ravanello selvatico
o Raphanus raphanistrumaphanus raphanistrum



la cicuta vista da vicino e la malva


la badana e i suoi fiori


la cicoria con i suoi fiori violetti


un tipo di silene




convulvolo


il galium aparine