23 giugno 2010

Appello del ONU: stop al consumo di carne e derivati per salvare il mondo dalla fame.




E’ passato solo qualche giorno da quando le Nazioni Unite hanno lanciato un allarme.
Infatti nel rapporto del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP United Nations Environment Programme) è emerso che mentre la popolazione cresce, e si stima che arriverà a 9,1 miliardi di persone per il 2050, il fabbisogno alimentare del pianeta e in particolare le diete occidentali, ricche di carne e derivati, sono completamente insostenibili. Nel rapporto viene dichiarato come un movimento globale verso una dieta “vegan” sia necessario per salvare il mondo dalla fame, dalla scarsità di carburanti e dall’aggravamento dell’impatto sul cambiamento climatico.
Perché, a differenza dei carburanti fossili, per cui si è trovata e si continua a ricercare alternative, per l’uomo il discorso è univoco, le persone DEVONO mangiare.
Il Professore Edgar Hertwich, promotore della commissione sostiene: “I prodotti animali causano più danni della produzione di materiali edili come sabbia o cemento, plastica o metalli. Le biomasse e i foraggi fanno danni tali al bruciare combustibile”.
Ernst von Weizsaecker, scienziato ambientale che ha cooperato alla commissione afferma: “La recente crescita porta ad un maggiore consumo di carne e derivati, gli allevamenti consumano ora gran parte delle colture del mondo, nonché di acqua fresca , fertilizzanti e pesticidi”.
La commissione si è anche trovata d’accordo sul citare le seguenti pressioni sull’ambiente come priorità per i governi del mondo: cambiamento climatico e dell’habitat, spreco di azoto e fosforo nei fertilizzanti, sfruttamento eccessivo dei mari, delle foreste e di altre risorse, problema dell’acqua non potabile, sanità, esposizione a metalli pesanti quali il piombo, inquinamento dell’aria urbana ed esposizione alle polveri sottili (PM Particulate matter).
L’allevamento, e di conseguenza l’agricoltura per esso, usa il 70% delle risorse di acqua del mondo, il 38% della terra ed è responsabile del 19% delle emissioni di gas serra.
Questi ultimi dati dovrebbero lasciarci riflettere mol, e se ognuno facesse un piccolo sforzo a tagliare i propri consumi di carne e derivati potremmo contribuire molto.

fonti: http://www.guardian.co.uk/environment/2010/jun/02/un-report-meat-free-diet

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