11 dicembre 2008

PiccoliBocconDivini




Da neanche un anno ho scoperto la ricetta di questo mini aperitivo in perfetto stile thailandese, si chiama Miang Kam. Si tratta di un piccolo boccone, nato dal miscuglio di vari ingredienti che uniti ad una salsa deliziosa creano la più magnifica esplosione di sapori nella nostra bocca. E fin qui non sembra così speciale...

Nella foto in alto l'ho preparato io con delle varianti, vista la difficoltà nel reperire tutti gli ingredienti. Innanzitutto ho usato foglie di radicchio, quelle più piccole per adattarsi alla misura del boccone e poi ho deciso, per facilitare il mio lavoro, di miscelare da me gli ingredienti in anticipo. Infatti la bellezza di questa specialità culinaria è nel fatto che gli ingredienti vengono porposti a mucchi o in ciotoline separate e noi siamo liberi di creare la nostra esplosione su misura!!

Su internet ho trovato una serie di siti che mostrano meglio di me come possono apparire prima durante e dopo .

L'idea è semplice, di complesso c'è solo la salsa.
Si preparano gli ingredienti tagliandoli a cubetti piccolini:
zenzero
peperoncino fresco piccante
scalogni
lime
cocco fresco grattuggiato e arrostito
gamberi secchi
noccioline
foglie di coriandolo

foglie piccole adatte ad ospitare questo piccolo boccone ( in Tailandia usano Betel leaves o Kale leaves), radicchio, spinaci o insalata

e una salsa molto speciale, composta da cocco arrostito, noccioline, gamberetti secchi, zucchero di palma e "nam pla" ovvero acqua di pesce.




25 ottobre 2008

where does "sate" come from?


Uno dei miei piatti preferiti quando ero piccina erano questi spiedini di pollo, manzo, maiale o pecora grigliati e serviti dalla più meravigliosa salsa di arachidi. A Hong Kong andavamo apposta a mangiarli nel ristorante Indonesiano, per poi farsi una scorpacciata di dolcetti (sono i miei preferiti in assoluto i dolci indonesiani), ma in seguito li ho rincontrati in Malesia, a Singapore e persino a Bangkok. Credo che il migliore che abbia mai mangiato era a Singapore, nel famoso e frequentatissimo "Satay Club", diversi stand nel parco dove ognuno grigliava i suoi spiedini e i clienti si sedevando a mangiarne di diversi tipi su lunghi tavoli comuni.

Adesso mi capita almeno due volte l'anno di fare una bella grigliata di SATE o SATAY a casa, di solito seguo il libro indonesiano o quello malese ma ne ho almeno 3 di versioni, la thai è quella più diversa dalle altre.

Proverò a metterne due a confronto, una proviene dal libro
A taste of Indonesia , l'altra da The food of Malaysia.


400 g di carne, pollo manzo o pecora tagliata a cubetti, ma si possono usare anche gamberi.


A taste of Indonesia
4 scalogni
15 mm zenzero
2 spicchi d'aglio
2 pezzi di lemongrass, tagliato
1 tsp curry powder
1/2 tsp cumin powder
sale q.b.
2 tsp zucchero di canna
25 ml olio vegetale
100 ml latte di cocco

per la salsa:

8 peperoncini rossi secchi messi a bagno in acqua calda
2 scalogni
2 spicchi d'aglio
4 candlenuts (si possono sostituire --
con noci di macadamia)
50 ml olio di arachidi
50 ml acqua di tamarindo
25 g zucchero di canna
sale q.b.
200 gr arachidi tostate,
possibilmente non salate e macinare
200 ml di acqua

The food of Malaysia

6 scalogni
1/2 tsp chilli powder
1 spicchio d'aglio
3 pezzi di lemongrass
1 tsp turmeric powder
1 Tbsp coriander powder
1/2 tsp salt
3 Tbsp sugar
2 Tbsp oil
1 pezzo di lemongrass leggermente schiacciato sulla parte piena e imbevuto in olio
per fare da pennello durante la cottura.

per la salsa:

6-8 peperoncini secchi messi a bagno in acqua calda
3 scalogni
6 spicchi d'aglio
1/3 tazza olio
1 Tbsp tamarindo + 4 Tbsp acqua
1 tbsp zucchero
sale q.b
2 tazze arachidi tostate, pulite e macinate
1 tazza d'acqua
4 pezzi di lemongrass
2,5 cm di galangal
2 Tbsp coriander powder
1 tsp cumin powder

Come si può vedere c'è qualche differenza. Nella versione malese ci sono forse più spezie e manca il latte di cocco.
Per il procedimento si tritano tutti gli ingredienti per marinare la carne la notte prima.
Poi viene messa sugli spiedini e grigliata.
Per la salsa invece si tritano le spezie e si friggono in olio, poi si aggiunge il tamarindo, fin quando è fragante, e l'acqua pian piano, lo zucchero, il sale e le arachidi. Ed è pronta, va servita con gli spiedini a temperatura ambiente.

Un accenno agli ingredienti:
il tamarindo si trova in panette compresse nei negozi orientali, bisogna lasciarlo i acqua e va filtrato per eliminare i semi.
il lemongrass e il galangal anche si comprano nei negozi orientali e spesso si trova fresco.
Tbsp sta per cucchiaio
tsp sta per cucchiaino

08 ottobre 2008

zuppa di zucca,pomodori, yoghurt e guanciale croccante


Per il mio compleanno a settembre mia madre mi ha regalato una bella pentola a pressione, sospetto che il regalo sia stato di tipo "interessato" visto che da anni ne abbiamo parlato, se ne valeva la pena o no...
Solo oggi l'abbiamo provata, non senza timori per prepararci una bella zuppa autunnale. Avevo giusto da un mesetto li sullo scaffale una bella zucca e abbiamo deciso che doveva essere lei la nostra cavia!
Era così arancione vivo e profumata che quasi quasi non l'abbiamo mangiata solo cruda invece di cucinarla...
E così abbiamo provato la nostra prima zuppa, mettendo una cipolla e del sedano a soffriggere con della curcuma e del sale integrale, poi abbiamo aggiunto la zucca e i pomodori poi acqua e via! Sono bastati 10 minuti di cottura ed ecco, con una cucchiaiata di yoghurt , una manciata di guanciale croccante sofritto e un tozzo di pane nero francese (arrivato con lei il giorno prima diretto da Parigi!) il nostro pranzo!!
Dopo pranzo ho dato un'occhiata a internet per vedere le ricette con la pentola a pressione. Non ho trovato un granchè, nel senso che si può fare veramente di tutto con questa pentola a patto che non la si apra, e io di solito ho l'abitudine di controllare spesso come vanno le cose li in pentola!!

04 ottobre 2008

pasta alla carbonara

pasta mon amour

il rapporto che mi lega alla pasta è di quelli completamente insani, l'adoro e la bramo ma al tempo stesso cerco, per motivi di linea e salute, di non mangiarla ogni giorno... perchè quando mi capita e sono a casa un piatto non mi basta e divento vorace!!

la carbonara è uno di quei tipici piatti italiani fatto di pochi ingredienti che ognuno fa a modo suo, e allora via al "io la faccio così" e "nooo, senti come la faccio io"!!
Mio padre, ovviamente anche lui, la faceva a modo suo! e qui cito la ricetta, anche se non ha bisogno di ricetta, perchè ognuno può variarla a modo suo, tanto gli ingredienti sono solo 4: guanciale, uova, pepe e parmigiano!!

carbonara di mio padre per due persone:
5 fette di guanciale, tagliate a listarelle
1 cipolla media piccola, affettata
una bella presa di pepe, macinato grossolanamente
un filo d'olio
un pizzico di pepeoncino
250 g di pasta, per quella nella foto ho usato dei fusilli bucati di Gragnano
2 uova
un bel pò di parmigiano e\o pecorino grattuggiato

Mettere l'acqua a bollire e rosolare il guanciale e la cipolla insieme in padella a fuoco bassissimo, condire con pepe e peperoncino. Intanto sbattere le uova in una ciotola con il parmigiano e un pizzico di sale. Quando si butta la pasta nell'acqua bollente leggermente salata, ci si procura una bella ciotola per servire e si tiene a portata di mano con dentro lo scolapasta pronto, in modo da riscaldarla. Quando la pasta è al dente, si scola e si mette nella ciotola calda, dopo aver eliminato l'acqua. Quindi si aggiunge l'uovo e il guanciale caldo e si mesola bene per un paio di minuti. Rimarrà così scivolosamente cremosa!

26 settembre 2008

Granola a prima colazione



Non sono una grande amante del muesli la mattina, sono stata allevata a pane casareccio, preferibilmente nero, tostato con burro e marmellata, miele o Vegemite. Amo le cose croccanti e questa del granola è la soluzione che più mi piace per una colazione sana, ma buona.
Ogni volta che la faccio modifico la ricetta base
500 g di avena
mezza tazza di miele o malto (leggermente riscaldato per liquidificarlo)
3 cucchiai di zucchero di canna
8 cucchiai di olio
mezzo cucchiaino di sale
3 cucchiai abbondanti di acqua
1 tazza di mandorle tritate

Si mischiano bene tutti gli ingredienti e si inforna a temperatura bassa in modo da farlo asciugare bene, mischiando di tanto in tanto fin quando assume una bella colorazione dorata. A questo punto si fa raffreddare e si possono aggiungere altri ingredienti, come la frutta secca.

Da qui sono partita e ho aggiunto 1 tazza di quinoa alla ricetta base, visto che fa così bene. Si possono quindi aggiungere cereali soffiati, germe di grano, pezzi di cioccolato, buccia d'arancio/olio essenziale di arancia dolce, datteri, uvetta, fichi secchi, albicocche secche, insomma qualsiasi cosa possa piacerci la mattina.

Ad esempio sopra una bella insalata di frutta con yoghurt come questa...

o sul gelato!!

Su internet ho appena trovato questa ricetta per granola, presa dal ibro "Steal this book" di Abbie Hoffman del 1971

Hog Farm Granola Breakfast (Road Hog Crispies)

1 cup millet

2 cups raw oats¸

1 cup cracked wheat

1 cup rye flakes¸

1 cup buckwheat groats

1 cup wheat flakes¸

1 cup wheat germ

1 cup dried fruits and/or nuts¸

1 cup sunflower seeds

3 tbs soy oil¹

1 cup sesame seeds

1 cup honey

2 tbs cornmeal

Boil the millet in a double boiler for 1/2 hour. Mix in a large bowl all the ingredients including the millet. The soy oil and honey should be heated in a saucepan over a low flame until bubbles form. Spread the cereal in a baking pan and cover with the honey syrup. Toast in oven until brown. Stir once or twice so that all the cereal will be toasted. Serve plain or with milk. Refrigerate portion not used in a covered container. Enough for ten to twenty people. Make lots and store for later meals. All these ingredients can be purchased at any health store in a variety of quantities. You can also get natural sugar if you need a sweetener. If bought and made in quantity, this fantastically healthy breakfast food will be cheaper than the brand name cellophane that passes for cereal.

L'ho lasciata intatta così come l'ho trovata!



Aria di settembre

Aspettando l'autunno

La cotognata o gelatina di mele cotogne:



di solito a settembre vado a caccia di mele cotogne, sono così buone cotte con un pochino d'acqua e zucchero! Poi ho iniziato a farne un liquore, profumato ma troppo dolce e appiccicoso. Poi lo scorso settembre me ne hanno portate circa 25 kg, era una busta nera piena... ho lavorato 2 giorni tra pulizia e cottura per farne gelatine, marmellata e cotognata. La mia dispensa è ancora piena di barattoti di gelatina e marmellata... ma sono davvero ottime assieme ai formaggi ed hanno un colore fantastico.
Devo dire che la cotognata non mi è mai venuta molto bene, non raggiungeva mai la cosistenza dura che dovrebbe avere e dopo poco tempo ammuffiva. Probabilmente perchè mettevo troppa acqua o perchè a ottobre qui non c'è più tanto sole e diventa piuttosto umido, per cui non riesce ad asciugarsi bene, chissà..
La gelatina invece è venuta benissimo. Ho seguito il procedimento descritto qui
Quince Jelly
anche se non è venuta proprio trasparente e alla fine dopo ore e ore di cottura ho dovuto per forza aggiungere dell'agar agar per farla addensare...
Si ho barato, ma dopo 2 giorni ero stufa di produrre marmellata di cotogne!!

05 settembre 2008

un'esperienza australiana



Mi prendo una pausa..

Decido di accompagnare mia madre per un viaggio di lavoro/piacere. Tornare nei luoghi d'infazia è sempre un gran piacere.

La prima tappa mi ha portato a Sydney per l'inaugurazione della mostra di mia madre. 10 giorni in Australia sono ben poca cosa, appena il tempo per salutare cugini e amici, e spupazzarsi i nuovi nati.
L'Australia è un paese fortunatissimo, un'ottima terra e un mare di risorse! Vini superiori conosciuti in tutto il mondo, prodotti in zone come Yarra Valley, Coonawarra, Barossa, Margaret River. Carne strepitosa allevata in spazi infiniti. E pesce a volontà, barramundi, flathead, murray cod (famoso pesce del Murray River).

Ma oltre alla ricchezza di materie prime, è ricca di influenze. Dal primo dopo guerra è stata terra ambita da popolazioni in cerca di luoghi nuovi per espandere e crescere, per immigrare. Italiani, greci, ispanici, portoghese, cinesi, malesi, indiani e thai si sono spinti fin qui per cercare fortuna, contribuendo ognuno a modo loro e con la propria cultura a creare la ricchezza di un paese.
Con poco tempo a disposizione ho approfittato della vita jetsettiana di mia madre accettando qualsiasi evento in cui era coinvolta. Compreso n fantastico pranzo a uno dei più rinomati ristoranti di Sydney. "The Pier" è situato sul molo di Rose Bay (dove è cresciuta mia madre), davanti ad una bellissima baia.
Siamo stati accolti da flute di champagne e un al bicchiere.

Spuma di zucca e un disco volante croccantissimo di groviera.


Continuiamo con ostriche, tartare di tonno yellowfin sale, olio e erba cipollina, con una spuma di rafano

rosa (deliziosa e leggerissima).



Io scelgo il

Bread Crusted Kingfish
piquillo pepper purée - artichokes - almond foam

e mia madre

Poached Hapuka con una selezione di funghi incredibile e deliziosa.

Noto subito come lo chef sia aggiornato sulle tecniche di Adrià, http://texturaselbulli.com.

I dolci mi hanno colpito, destrutturazioni e ricostruzioni sono una regola qui, la Variazone di Latte e cioccolato, non bellissima ma deliziona, comprendente un sorbetto di latte, un "tuorlo" di cioccolata al latte e una mousse al cioccolato; granella di ciocco e e cialde al latte-cioccolatte-ciocconero.

L'altro dolce era una Lemon Meringue Pie destrutturalizzata. Meringa flambè, caanoli croccanti di caramello ripieni di crema di ananas uno, lemon curd l'altro, e polveron (briciole di frolla).

Buonissimi entrambi.



sicuramente questa è stata la più interessante in molte altre nel
corso di quei giorni. Certo non vuol dire che gli altri pasti
erano da meno, forse solo meno appariscenti! Anche la più classcia delle cucine di campagna!

21 luglio 2008

dal viaggio in Thailandia



Pranzo al ristorante galleggiante sul fiume di Ayuttaya, la vecchia capitale del Siam, dove ancora si possono ammirare le rovine khmer, simili a queele cabogiane di Angkor. Dopo aver visitato un palazzo reale e il più antico tempio buddista di Phanan Choeng, ci fermiamo a mangiare 3 fantastici piatti sulle rive del fiume.

Funghi con peperoni verdi, lemongrass, peperoncino, basilico "horopa", aglio, krachai e foglie di lime kaffir.
Gamberoni di fiume con salsa di aceto e peperoncino.
Soft shell crab (granchio dalla nuova muta) con vermicelli , sedano thai, zenzero, sia, aglio e maiale.


In questa foto invece uno dei più curiosi dolci tailandesi che ho mai visto e assaggiato, il dolce di cenere di cocco (kanom bliak bun). Questo dolce peculiare viene mangiato durante la celebrazione del Capodanno Thailandese, è preparato con i carboni e cenere dei gusci essiccati del cocco giovane.


Qui sopra una ragazza seduta davanti ad una piastra prepara con maestria crepes di farina di riso da vendere con ripieno a scelta di colore di zucchero filato, simile a capelli di zucchero!

30 giugno 2008

tartine estive alla frutta


dal libro Chez Panisse "Desserts"

Per le basi ho usato:
1 tazza di farina
1 cucchiaio di zucchero
1/4 cucchiaino di sale
1/2 tazza di burro a temperatura ambiente
1 cucchiaio d'acqua

a questi ingredienti per la frolla o aggiunto 1 cucchiaio di fiori di lavanda amio piacimento!

Una volta cotte al forno le basi, dopo averle fatte raffreddare le ho riempite di crema.
Per la crema:
2 tazze latte
1/3 tazza di farina
6 cucchiai di zucchero
6 tuorli
1 o 2 cucchiai di burro
vaniglia

e ricoperte di frutta di stagione.

17 giugno 2008

cenette veloci

Quando sono a casa sola di solito non ho voglia di cucinare troppo, anche se comunque cucinare mi piace, non sempre ne ho voglia. Ma se ho fame di certo non mi tiro indietro e la mia testolina sa che mi devo nutrire!! Ieri sera in preda al calo di energie e avendo solo verdure a disposizione con del pesce "sulgelato", che tengo per necessità! ho fatto del riso al vapore e messo in padella a cottura lenta cipolle, aglio, zenzero con il pesce, l'ho sfumato con un po di sakè e soia e infine ci ho buttato le zucchine, asparagi, sedano per ammorbidirli un pochino a coperchio chiuso e all'ultimo il prezzemolo e un goccio di olio si sesamo. Non era poi tanto male...

31 maggio 2008

On inspiration and readings

as I go along this journey I would like to keep a list of cooks and people in general that inspire me, you are welcome to add your own!!

Anthony Bourdain as my star, a real kick to get me into a kitchen
Elizabeth David as a pioneer on cookbook writing and her many books on mediterranean cooking as an always upto date encyclopedia
Alice Waters' desserts delight, with a special attention to seasons and freshness
Ken Hom, great insight on asian cooking
Tetsuya
Nobu as for croosover fusioning it up
David Thompson on Thai food

And here I start a list of interesting books to lead and inform us

Michael Pollan "La botanica del desiderio"(Feltrinelli), "Il dilemma dell'onnivoro" (Adelphi), "In defence of food", http://www.michaelpollan.com
Anthony Bourdain "Kitchen confidential", "A cook's tour"
Massimo Montanari "Il cibo come cultura" (Laterza)
Elisabetta Valentini "Cucina stupefacente"(Castelvecchi)

alla faccia delle tartine....

Ho sempre odiato le solite tartine con mayo ecc. e sono contenta che da qualche anno o più è scoppiata la moda del finger food, ovvero tutto ciò che si può prendere con le dita, e la fantasia ci alimenta a mini porzioni di primi secondi dolci!!
Lo scorso sabato ho dovuto preparare degli stuzzichini pper un ricevimento-mostra. Ho una lista di finger food di diverso genere che di solito preparo (tra il mediterraneo, l'indiano, il thai e il giapponese) ma questa volta ho provato anche cose nuove. Peccato che non c'è stato il tempo di fare foto, solo la mattina in preparazione ci sono riuscita mentre facevo i wonton.


Per la pasta ho fatto:
4 uova
4 tazze di farina
1/2 o 1 bicchiere d'acqua
1 cucchiaio di olio di arachidi

Per il ripieno:
400g carne macinata
1 cipolla tritata
1 carota tritata
1 costa di sedano tritata
2 spicchi d'aglio tritati
1 bel pezzo di zenero tritato
1 manciata di funghi cinesi secchi messi a bagno e tritati.
1/2 bicchiere di vino cinese in cottura
1 cucchiaino di 5 spezie cinesi

Ieri invece avevo della ricotta vaccina fresca e i peperoni, per fare degli stuzzichini per degli ospiti. Così ho arrostito i peperoni l'ho lasciati marinare in olio aglio e prezzemolo. Ho condito bene la ricotta con sale e pepe. Ed ecco la pizza bianca con ricotta e peperoni arrosto.

26 maggio 2008

"how to spice a nut"

...avvolte sfoglio i libri di ricette editi da marieclaire per idee nuove, questa del mix di frutta secca mi è capitata per le mani e credo che la adotterò cercando di non usurparla, visto la dipendenza che può provocare!!
Comunque l'idea è semplicissima, si prendono delle noci, nocciole, mandorle, anacardi o noccioline o tutte insieme e si condiscono bene con quel che si vuole, olio e sale per tostarle al forno.
Qui riporto quella ripresa da marieclaire, ma sono sicura che si possono trovare tante varianti.

Io ho fatto 700g di mix tra mandorle, noccioline e nocciole.
1-2 cucchiai di olio
1-2 cucchiai di zucchero scuro
2/4 bei pizzichi di sale
1/2 cucchiaino di semi di cumino macinato
1/2 cucchiaino di cinque spezie cinesi
1 cucchiaino di coriandolo macinato
1 cucchiaino di pepe macinato
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di semi di finocchio macinati

Si macinano prima le spezie, poi si aggiunge sale e zucchero e infine l'olio, quindi il mix di noci e, dopo aver mischiato bene, si assaggia e se va bene si tosta al forno per 5/10 minuti a forno lento.

20 maggio 2008

WHOLEMEAL RICE, PUMPKIN, TOFU AND DANDYLION


Ecco un altro piatto che io chiamo riso fritto, visto che viene ripassato in padella, secondo l'inglese "stir-fried". Un semplicissimo piatto veloce e delizioso, questa volta integrale e nutritivo con riso integrale, sempre delizioso, zucca, tofu e tarassaco.
Saltare prima in padella gli odori: aglio, cipolle, zenzero e peperoncino con olio d'oliva.
Aggiungere la zucca e le verdure già cotte (al vapore o bollite) e il tofu. Infine aggiungere il riso e la salsa di soia o il sale a seconda dei gusti. Saltare a fuoco alto un pochino così da aggiungere un pò di croccantezza!!

Una barbabietola al giorno....



che spettacolo questi strani ortaggi tubero!!
Cito Elisabetta Valentini dal libro Cucina Stupefacente:
"La barbabietola, in quanto ricchissima di neurotrasmettitori, è fondamentale per il metabolismo del cervello." ; "...un ottimo tonico e stimlante del sistema nervoso". "Defaticante, disintossicante, rigenerante, la barbabietola stimola anche la sintesi dei substrati decisionali."
Inoltre " il colorante naturale che la caratterizza, la betanina, utilizzato molto nell'industria alimentare (E162), si è dimostrato anche un potente agente tumorale.... oltre ad essere antiossidante".

Se non è abbastanza, basta guardarne il colore e mi cambia l'umore!

Inutile dirvi quanto è divina una semplice insalata fresca di carote e rape grattuggiate con olio e limone, e un pizzico di peperoncino fresco se vi piace, o anche un bel piatto di pasta con rape e pomodori freschi, rape al forno con patate, carote e aglio, col riso ecc....... senza fine... fino alla famosa borsht, la zuppa russa di rape rosse!!


Ecco una pagina interessante
http://www.lovebeetroot.co.uk/healthy_info/

....................solo il colore mi rende felice!!

Noodles superveloci, più veloci della pasta!


Questi noodles sono fettuccine di farina di riso, li compro di solito dai supermarket cinesi e costano pochissimo, vengono usati per moltissimi piatti asiatici quali il pad thai tailandese, il Char Kway Teow
In questo caso sono ripassati i padella con ingredienti mediterranei!!
Olio d'oliva, zucchine, bieta rossa delle rape, e carote e rape grattuggiate alla fine. I noodles sono messia bagno una decina di minuti nell'acqua bollente o sbollentati 3-4 minuti e saltati assieme alle verdure. Un pizzico di sale peperoncino e olio d'oliva buono a crudo. e basta.
ma si possono aggiungere anche uova strapazzate, tofu e funghi se si vuole oltre a qualsiasi altra verdura si desidera!

13 maggio 2008

Pollo alle mandorle in foglie di insalata



Queste sono le bellissimo e buonissime cose che cucina mia madre quando sono a casa e non ho nessuna vogia di avvicinarmi ai fornelli...
Una versione casereccia del piccione in foglie di insalata che si mangia nei ristoranti pechinesi di Hong Kong.

09 maggio 2008

Riso fritto del giorno - con gamberetti, broccoli, sedano e carote


In casa mia da tempo si usa mangiare riso ripassato in padella a mo di riso alla cantonese, ma essendo in Italia si usano ingredienti locali, verdure, gamberi e pollo, dipende ovviamente da quello che troviamo a disposizione nel frigo!!

Il riso di solito è freddo, spesso cuociamo un chilo di riso bianco da accompagnamento a piatti asiatici e quello che avanza può essere usato per i giorni dopo da ripassare in padella.

Questo è l'ultimo fatto con broccoli, sedano carote e gamberetti.

eccovi una ricetta deliziosa per 2 persone

1 cipolla

1-2 spicchi di aglio tritato a seconda dei palati
1/2 cucchiaino di zenzero tritato
gamberetti, due pugni
2-3 tazze di riso originario già cotto e freddo
1/2 broccolo tagliato a pezzetti
1-2 coste di sedano tagliato a cubetti
1 carota grande
salsa di soia
1 cucchiaino di olio di sesamo
sale & pepe
peperoncino fresco se possibile, tritato

In una padella abbastanza capiente friggere le cipolle affettate finemente con il broccolo, coprire e lasciare cucinare dolcemente per almeno 5 minuti. I broccoli non devono cambiare colore ma solo ammorbidirsi un pochino, devono ovviamente rimanere croccanti, aggiungere i gamberetti. Quindi il riso. Coprire e mescolare di tanto in tanto fin quando si è rotto bene e coperto di condimento. Condire con sale pepe e soia. Aggiungere il sedano e spegnere la fiamma. Aggiungere l'olio di sesamo e la carota e mischiare prima di servire.
Bon Appetit!!

Dry fried shredded beef ovvero manzo fritto style szechuan


Questo è uno dei piatti che appartengono alla mia infanzia, quando a HK ci immergevamo nel freddo glaciale del New American restaurant di Wan Chai, per mangiare Bok Beng a dozzine ripieni di delizie diverse.
Sono una sorta di piccola crepe di farina e acqua che di solito si accompagna alla famosissima Anatra laccata alla Pechinese e viene condita da una salsa ( Peking duck sauce) di colore nero che io chiamavo salsa di cioccolato.... hmm si aggiungeva una piccola striscia di cipollotto fresco prima di riempirla, arrotolarla come un piccolo pacco e immergersi nei sapori più estatici. Essendo una piccola famiglia di 3 persone e non potendo ordinare l'anatra ( che va prenotata per tempo), ordinavamo una serie di piatti che divennero i nostri preferiti e quasi un'ossessione!!
Il Dry Fried Shredded beef era tra quelli, come anche il Pollo con Anacardi e i Gamberi con uovo.

Qualche giorno fa abbiamo provato per la prima volta a fare queste crepe, assieme al manzo ai gamberi e a una versione improvvisata del maiale fritto in agrodolce.



350 - 400 g carpaccio di manzo, tagliata a fiammiferi finissimi
1 carota grande, tagliata a julienne come fiammiferi
2 cipollotti finemente affettai per lungo
1 cucchiaio sherry o vino cinese
sale & pepe
olio per friggere
Per la salsa:
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di salsa Hoi Sin
peperoncino a piacere
1 spicchio d'aglio tritato
1/2 cucchiaino di zenzero fresco tritato
1 cucchiaino di zucchero di canna
qualche bacca di pepe Szechuan pestata
scorze di mezzo arancio tagliate a julienne


Preparare la salsa mischiando gli ingredienti.
Riscaldare l'olio in una padella e friggere le carote senza farle annerire, scolarle su carta assorbente.
mantenedo lo stesso olio caldo, friggere la carne per almeno 10 minuti, mescolandola continuamente. La carne perderà pian piano l'acqua che contiene e cambierà la sua consistenza da cotta a fritta e croccante diventando marrone scuro, a questo ponto si puo bagnare la padella con sherry ed eliminare l'olio in eccesso.
Si uniscono le carote alla padella con la carne e si mette la salsa , mescolando.
Adesso è pronta da servire.
Si può anche servire con del riso bianco.

03 gennaio 2008

La tradizione culinaria artenese, un progetto a lungo termine

Da Molto tempo seguo - a tempo perso - le signore del paese, in cui vivo da oltre 20 anni, per imparare la cucina locale. Mentre sono con loro le interrogo continuamente per cercare di capire come poteva essere la vita ad Artena fino a poco tempo fa, ovvero prima dell'avvento dei “supermercati” e cioè della spesa facile. Cosa si mangiava durante la giornata e nelle diverse stagioni. Come si cucinava, come si lavavano i piatti ecc.... Mi sembra un pensiero sparito dalle nostre memorie, io ho quasi 30 anni e devo dire che ero piccola quando a tre anni ci siamo trasferiti da HK ad Artena, siamo quindi passati da una città altamente moderna e tecnologica a un paesino nei pressi di Roma dove ancora si parla il dialetto locale e si cucinano dolci speciali a Natale, ma adesso è invaso da supermercati, ce ne sono 4 grandi e vari + piccoli e ci adegueremo tutti al pasto pronto senza pensare + a come si fa!!
Da quando sono piccola adoro mangiare, ma solo adesso inizio ad interessarmi alla ripresa di una cultura che passava di madre in figlia assieme alla “spianatoia”!

Ma questo è ancora una porzione di un progetto a lungo termine.... ho approcciato questo progetto a Natale con i Pangialli e la Nocchiata artenesi!


Il Pangiallo o Panpepato Artenese- 2 metodi a confronto

I pangialli di Carla, con lo stile di una volta


Il metodo di Carla è forse quello tradizionale, lavorati interamente a mano e cotti in un forno a legna.

7 pangialli di Carla

1 kg di miele

1,1 kg di noci, mandorle pelate, nocciole e pinoli

½ kg di uvetta

farina q.b.

pepe q.b.


Preaparazione:

Far bollire i miele per 20 minuti in un pentolino.


Sulla spianatoia mischiare le noci, mandorle, nocciole e pinoli. Aggiungere la farina e il pepe e miscelare.

Tenere a portata di mano una ciotola di acqua. Versare il miele al centro di un cratere creato con le mani, impastando lentamente prima con una forchetta poi con le mani, incorporando le noci al miele. Se brucia o se c'è troppo miele si può aggiungere un po' di farina. L'acqua serve a bagnarsi leggermente le mani. Lavorare i panetti a mani stringendoli bene e poggiarli su una teglia. Si infornano a 160° per circa 40 minuti/1 ora.


















Un'altro metodo per i panpepati artenesi


22 pangialli di Federica

2 kg noci

1,5 kg nocciole

1,2 kg mandorle

1 kg uva passa

1 kg cioccolata fondente tritata

2 ½ kg miele

manciata di pepe

buccia tritata di 2 aranci

farina x spolverare


Procedimento:

Il miele si fa bollire per un'ora e mezza. Le noci e nocciole vengono tostate per levare un po di pellicina, le mandorle pelate e si mescolano tutti gli ingredienti secchi.

Si butta pian piano dentro tutto e si mescola a fuoco molto lento, per 10 / 20.

Dopo di che si riversa il tutto su una spianatoia ben infarinata. E si infarina anche sopra.

Si iniziano a lavorare i pangialli, con dell'acqua in un piattino accanto, a mani bagnate e bagnando anche la spianatoia si prende una parte dell'impasto e si stringe tra le mani con un movimento circolare. Si dispongono su una teglia e si infornano a 180° per 30 minuti circa.